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a la mostra se non lu scolaro et alchuno so discreto parente e se pur alchuno altro glie sta' per gracia o per cortesia cum sagramento gli sono stadi prometendo a fede de non palesare alchun çogo veçudo da mi fiore magistro

E mazormamente me ò guardado da' magistri scrimidori a da' suoy scolari e loro per invidia çoè gli magistri m'àno convidado a çugare a spade di taglio e di punta in çuparello d'armare senç'altra arma salvo che un paio di guanti de (camoça?) e tutto questo è stado perché io non ò vogl(i)udo praticar cun loro nè ò vogliudo insegnare niente di mia arte.

E questo accidente è stado V volte per mio honore m'à convegnu' çugare in luoghi strany sença parenti e sença amisi non habiando sperança in altruy se non in dio in l'arte e in mi fiore e in la mia spada. E per la gracia di dio io fiore son rimaso cum honore e sença lesione di mia persona.

Anchora yo fiore diseva a' miei scolari che debean combatter in sbarra che lo combatter in sbarra è asay di menore priculo che a combatter cum spade di taglio e di punta in zuparello d'armare po' che chului che zuoga a spade taglienti una sola coverta che falla in quello colpo gli dà la morte.

Et uno che combatte in sbarra e ben armado e' pò ricevere feride asay. Anchora può vincere la bataglia. Anchora si è un'altra cosa che rare volte de perisse nisumo perché si pigliano a presone. Sì che io digo che voria inanci combattere tre volte in sbarra che una sola volta a spade tagliente come sovra detto.

E sì digo che l'omo che de' combatter in sbarra esendo ben armado, e sapiando l'arte del combattere e habiando li avantaçi che se pon pigliare se ello non è valente ello si vorave ben impichare ben che possa dire per la gratia di dio che çamay nessuno mio scolaro non fo perdente in questa arte, tuti in ella sono sempre remasi cum honore.

Anchora digo io predetto Fiore che questi Signori chavalleresci e Schuderi achuy io monstrada quest’arte da combattere, sono stadi contenti de lo moi insegnare non voglando altro che mi per magistro.

Anchora digo che nessuno di miei scolari in speciale li sopradetti non ave may libro in l'arte de combattere altro che Misser Galeazo da Mantva Ben ch'ello diseva che sença libri non sarà çamay nissuno bon magistro nè scolaro in questa'arte E io fior lo confermo però che quest'arte è sì longa che lo non è al mondo homo de sì granda memoria che podesse tenere a mente sença libri la quarta parte di quest'arte. Adoncha cum

la quarta parte di quest'arte non sapiando più non saria magistro.

Che io fiore sapiando legere e scrivere e disegnare e habiando libri in quest'arte e ley ò studiado ben XL anni o più, anchora non son ben perfetto magistro in quest'arte ben che sia tegnudo di grandi signori che sono stadi mie scolari ben e perfetto magistro in l'arte predetta. E sì digo che s'io avesse studiado XL anni in lege in decretali e in midisina chome i' ò studiado in l'arte del armiçare che io saria doctore in quelle tre scientie. Et in questa scientia d'armizare ò habuda grand' briga cum fadiga e spesa d'esser pur bon scolaro disemo d'altro.

Considerando io predetto fiore che in quest'arte pochi al mondo sen trovano magistri e vogliando che di mi sia fatta memoria in ella io farò un libro in tuta l'arte e de tutte chose le quale i' so e di ferri e di tempere e d'altre chose segondo l'ordene lo quale m'à dado quell'alto Signore che sopra gli altri per marcial virtud' mi piase più e più merita di questo (di questo) mio libro per sua noblità ch'altro Signore lo quale vedessi may e veder porò zoè el mio illustro et ecelso??? Signore possente principo Misser ※╢N╟╢I╟╢C╟╢O╟╢L╟╢O╟※ Marchese da Este Signore de la nobele Cità di ferara di Modena Reço Parma etcetera a chuy dio dia bona vita e ventura prospera cum victoria degli inimisi suoy. ※╢A╟╢M╟╢E╟╢N╟※.

COmençamo lo libro segondo l'ordinamento del mio signore marchese e façemo che non gli manchi niente in l'arte che io mi rendo conto che lo mio signore mi farà bon merito per la sua grand' noblità e cortesia.

Començemo a lo abraçare lo quale si è di doe rasone çoè da solaço e da ira çoè per la vita cum ogni ingano e falsità e crudelità che si pò fare. E di quello che si fa per la vita voglio parlare e mostrare per rasone e maximamente a guadagnar le prese chom'è usança quando si combatte per la vita.

L'omo che vole abraçare vole esser avisado cum chuy ello abraça se lo compagno è più forte o s'ello è più grand' di persona e s'è (e)llo troppo zovene overo troppo vecchio. Anchora de vedere si ello se mette ale guardie d'abraçare e de tutte queste chose si è de prevedere.

E niente meno meterse sempre o più forte o meno forte ale prese d' le ligadure e sempre defenderte d'le prese del suo contrario.

E se lo tuo inimigo è disarmado attend'a ferirlo in li loghi più dogliosi e più priculosi çoè in gl'ochi in lo naso in le femine sotto 'l mento e in li fianchi. E niente meno guarda si tu puo' venire ale prese o le ligadure o armado o disarmado che fosse l'uno e l'altro.

Anchora digo che l'abraçare vole avere viii chose çoè forteça presteça savere