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Page:L'arte di ben maneggiare la spada (Francesco Fernando Alfieri) 1653.pdf/130

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di dentro la Spada nemica arrivato à dominare il debole, s'è spinto avanti di piè fermo colla botta, ma il Feritore osservando il moto, e'l tempo, hà portato il corpo fuora di presenza, e nel medesimo istante hà slongato velocemente la ferita.

Può ancora per la linea B, incontrare col forte il debole della Spada, e distendere la botta di piè fermo nel viso, e se'l nemico è primo à tirare, formarà in C, una Seconda bassa, e per la linea A, voltarà il Mandritto, che vediamo designato.

Concludo finalmente, che il feritore facendo con artifizio qualche discoperto nel petto per di dentro della Spada, se il nemico slongarà la botta; si potrà conseguire l'istesso effetto scanzando colla vita il colpo, e lassandolo correre senza offesa la Figura 27.

DEL FERIRE COL PORTAR LA VITA fuora di Presenza.

CAP. XV.

LA Ferita, che è stata portata col solo scanzo del corpo è degna d'essere osservata, si per la sottigliezza del colpo, si per la maestria che si ricerca nel giudicar l'effetto della Spada nemica.