DELL’ARTE DELLA SCHERMA
PROEMIO.
DIEDE la Natura (come afferma Plinio) communemente a tutti gli Animali l’offesa, e la difesa, per conservatione delle loro specie, e degl’Individui; quali altro non sono che un’espressione di sensibilita, o istinto, per mantenimento de'Viventi: Quindi la sua mestria sempre ferace di providenze; armo alcuni di ritorte Zanne, altri d’acuti denti, questi di flessuose Proposcidi, quelli d’adunchi rostri, chi di pungenti spine, tal’uni di tortuosi artigli, non pochi di molti di mortifero veleno, alquianti di squamose Spade, innumerabili di spinoso Aculeo, e tutti in fomma in varie guise armati vedendosi tra gli bruti nel loro proprio essere, ed esercitio prevalere che maggior forza possiede, solo per l’Huomo no si trovo nell’Armaria della gran Madre Natura, Armi, come negl’antedetti; binche havesse diffuso, e quasi votato l’erario della sua grande potenza in arrichirlo nell’ Anima, en nel Coro d’una certa dispositione atta all’intutto per suo governo, e difesa.
Dando alle braccia la forza, alle gambe la robustezza, alle mani la destrezza, alle piante la fermezza, al peto la fortezza, a gli occhi la vigilanza, al Cuore il valore, alla bocca l’esortatione, a gli spiriti l’animosita, all’orecchio l’accortezza, all’intelleto l’auvedimento, alla volonta l’elettione, alla memoria la Custodia, ed a a tutto il Corpo il regimento del Capo, per conservatione dell'Individuo. In fomma collocando in ogni membro del Corpo, e potenza dell’Anima un attitudine, o per operare l’esercitio dell’offesa, e della difesa, o per sopra intendere all’esecutione d’esse.
La onde scorgedosi l’huomo inerme, benche dominante tra’bruti armati: ed esperimentando colla morte del giusto Abel, la malignita del fraticida Caino, che colla mano armata d’un tronco: sparse l’Innocente sangue; fece, che l’Industria, il Tempo, e l’esperienza: gli armasse di Spada la destra, e di pugnale, o scudo, la sinistra: con varie innumerabili forme, in molte parti del Mondo.
Traslaciando per hora l’armi col moto de'precetti, e quelli pure di fuoco che contra l’humano valore essendo, meritano di fulmini Infernali il nome, e di rovina dell’Universo.
Quindi col solo impulso della Natura, e per la conservatione di se stesso, de'figli, e dell’havere coll’ingegno inventa, ed opra queste armi (quasi, ove manco Natura, supplisca l’Arte) e fa decantare la natural providenza, non solo per provida, ed industre; ma per grande maestra dell’Arte celeberrima, e necessaria della Scherma, come quella, che l’intelligenza si e motrice dell’offesa, e della difesa; senza di cui, o non potria ben vivere l’huomo, o non molto sicuro.