Marcello parimente anchora contra finge; et porta fuora sempre la punta col filo buono della spada, dove il nemico le caccia.
Allhora vedendo Ottavio che Marcello gagliardamente si difende; determina di trovar la via di poterlo ferire: et con questo pensiero, si abbassa con la spada, et con la vita; et si discopre; accioche Marcello il seguitasse per investirlo. Ma gli ando fallito il pensiero; perche Marcello subito lo seguito di punta; per di fuoroa; andando ricercando la vita dello aversario.
Et in questo erro Marcello; che volendo pur seguitare Ottavio; doveva andare ben giusto; et volgere il filo buono, contra la spada nimica; perche esso cosi si sarebbe assicurato, che la spada di Ottavio, non l’havrebbe potuto offendere. Il quale errore conosciuto che hebbe Ottavio; con prestezza ritorno a segno in guardia di dentro; et entando sul dritto, con la vita in filo, entro con una gran punta di entrata nella spalla di Marcello.
Una cotale punta si potea parare in piu modi: de quali duo sono i principali. Il primo era, che Marcello dovea giustarsi presto col filo buono della guardia di dentro; mettendosi in filo di vita. Il secondo modo era alzare il pugno della spada, et abbassado la punda di quella, portar la spada nimica a terra; fuora della sua vita; andando in quel tempo un poco inanzi per fianco; riportando col piede stanco subito il piede dritto, dinanzi del stanco. Con questi duo modi si potea; come ho detto; Marcello leggiadramente difendere, da una cosi fatta punta: