Lutio vedendo non gli esser riuscita quella botta; da capo si ferma; nella gia detta guardia: et poi con gran prestezza cansa di vita, dalla banda dritta di Mario; et gli volta subito un roverso fendente per testa.
Mario allhora va a disfare il canso di vita, di Lutio; con lo andare un passo verso la man dritta di quello; et poi andando col piede stanco, a riportare subito il piede dritto davante del stanco; et appresso levando la spada in guardia di fuora: con grande agevolezza si riparo da quel roverso.
Inuittisimo Re, fa tuuti i colpi: che si fono vedutti, ne abbattimenti, sin qui da me descritti: ben che essi sieno con bonissime ragioni fatti: nondimeno niuno ve en ha; che a mio giuditio, si possa parangonare col colpo, che la Mta. Vostra vedera fare a Vareno; nel seguente abbatimento, contra Pulfio suo nimico. Il qual colpo, Christianissimo Re; e la trovata della spada nimica. La qual trovata, si come i dinari sono il nervo principale della guerra; cosi la trovata, e il nervo, et principale fondamento, della scientia delle arme. Imperoche l’huomo non puo havere la perfetta cognitione di essa scientia; ne puo sicuramente combattere; se esso bene. Et con ragione, non fa ritrovare la spada del nimico. Pericioche con essa trovata egli viene a levare tutto quello che lo aversario suo, puo fare contra di lui; con la spada sola. Come vuestra Mta. potra apertamente comprendere nello abbattimento che segue tra Pulfio et vareno: