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Carbone quivi stando con la spada cosi incrocicchiato; caccia inanzi la punta della spada; per dare nelle gambe a Sempronio, et cosi porto fuora la spada di Sempronio; che quella non lo pote ferire.
Di nuovo Carbone abbandona la spada dello aversario; et alzatosi alquanto, caccia una punta verso il petto del nimico; abbasando subito el pugno contra la offesa della spada.
Sempronio alhora con molta aglilita, et ragione; paro quella punta: mettendo solamente in quello instante, che Carbone gli caccio quella punta; la sua spada di sopra, dal mezo inanzi, d’cavaliero della spada nimica: et portandola a basso, fuora della vita; si saluto benissimo da quel colpo.