Cornelio in quel tempo, maccando un tratto la spada nimica: et subito fattosi debile, con la spada diede un roverso a traverso del fianco di Labieno.
Labieno hebbe quivi quel roverso; perche volse contramaccare; il che esso fece cosi forte, che Cornelio con la sua agilita, gli porto la spada fuora di tempo: onde egli si trovo tutto discoperto a quel roverso. Et cosi per questo egli resto battuto dal suo aversario.
Ora il rimedio, che con ragione poteva trovare Labieno al roverso che gli tiro Cornelio; doveva esser questo; Che poi che la spada gli fu trovata; maccando Cornelio; dovea esso anchora maccare; ma maccare si giusto, che la spada non lo trasportasse fuora di tempo. Appresso se egli poi havesse voltato al roverso nimico, presto il pugno della spada, con facilita lo havrebbe parato. Et in oltre se esso fosse stato ben giusto, con la punta della spada, verso la faccia di Cornelio; Cornelio con dificulta gli havrebbe potuto voltar quel roverso.