Sertorio allhora delibera trovare la spada nimica; et con tal deliberatione muta il passo al contrario del primo, caminando verso la man dritta di Anitmo; et prima andando con la gamba stanca, riportando subito il piede dritto davanti del stanco; abbassa la punta di sotto della spada nimica: et alzandosi con la spada; subito trova la spada di fuora del nimico, a meza spada: contra la qual fermata, Antimo si fermo ben fermato; et amen due in passo.
Sertorio quivi con ragion di arme; incomincia con la trovata; stando sempre con la sua spada attaccato a quella dello aversario; a cercare ogni avantaggio; hora con cansi di vita; hora con le maccate giuste, hora con agilita; di trovar la strada di ferir il nimico. Il quale per difesa delle sadette cose va medesimamente i sopradetti contrasti facendo al suo nimico.
Sertorio, vedendo che Antimo con molta ragione si difende; determinato di metter fine alla sua contesa; macca un tratto; poi si debolisce: et in quello instante volta un dritto fendente; et con quello colse alquanto Antimo, sopra la spada stanca.
Laqual botta Antimo hebbe, precioche esso ando fuora di tempo, allhora che Sertorio gli macco la spada, dovendosi esso mantenere nella giustezza; nella quale egli si trovava, quando, quando si fermo primeramente.