Fabio allhora per difesa di quel dritto; subito voltando il filo buono della sua spada; accompagnata col pugnale, in guardia di dentro; hebbe quel dritto parato; et fatto questo l’uno, et l’altro si ritorno a rimettere nella sua prima guardia.
Fabio pure ostinato di stare su quella guardia, sopra della quale stando, sa che per coltellare essa porta assai tempo; et che non puo servirsi se non di punta; tanto piu fidandosi dal pugnale; di novo incomincia con le finte a travagliare Livio; con disegno di trovado scoperto; per poterlo sicuramente poi ferire; Ma Livio standosi pur saldo contra le finte di Fabio; va anchor esso fingendo; accioche il nimico, no tanto, non habbia cagione di cercar di offenderlo; quanto anchora di difendersi.
Fabio quivi fingendo di voler batter un’altra volta, col pugnale la spada di Livio; subito abbasa la punta della sua spada; et battendogli la spada, gli tira un gran dritto fentende per testa. Livio in quel tempo, con tutto che la spada gli fosse da Fabio battuta; si giusta prestamente; et con un canso di vita; et con la spalla stanca in dietro; paro molto bene quel dritto. Cuero che egli poteva in vestire con buona ragione lo aversario; entrando di punta, serrando con la spada il pugnale; allhora che Fabio abbaso la punta della sua spada; per battergli la sua.