Di maniera che in un medesimo tempo, feri il nimico col pugnale di punta; et con la spada.
In tal caso la diefesa di Pollione contra le due punte nimiche di Regolo, doveva esser tale. Dovea egli prima, contra la trovata della spada nimica; fortificarsi con la sua spada; con giusta misura; et contra la trovata del pugnale; poteva poi far duo effetti: l’uno aiutarsi col suo pugnale; l’altro con un canso di vita impegnarle la spada di Regolo; voltando subito con aglilita la spada; et ricansare dalla banda del pugnale dello averario con la vita. Imperoche a questo modo, non solament havrebbe portato fuora la entrata di punta del pugnale nimico; ma haria trovato di poterli lasciare un gran dritto per testa.
Che se ben Pollitione ando alla parata, contra la punta della spada di Regolo, col suo pugnale; nondimeno per cagione degli errori suoi; detti poco fa; oltra la tardanza usata nello andare alla detta parata; esso resto in un medesimo tempo, ferito dal pugnale, et dalla spada dello averario suo.
Dapoi che si e detto; Sacratissima Maesta; degli abbattimenti della spada sola, et cosi della spada, et del pugnale; ragionevole cosa e che volendo noi seguire l’ordine di questo nostro trattato; veniamo hora a scrivere alcuna cosa di quelli abbattimenti, che si fanno con la spada et con la imbracciatura della Cappa. Le quali imbracciature si possono fare in duo modi; si come la Mta Vostra, potrai chiaramente vedere; ne fatti seguenti.