che esso havea nelle arme; come perche Lisippo non gli face contrasto alcuno.
Lisippo in questo abbattimento, poi che egli si era fermato bene contra lo aversario suo; dovea sostentare la sua guardia. Imperoche, che vale lo appresentarsi bene, et con bel modo; se non si sa poi sostentare, et difendere la sua fermata? Lisippo, oltra che poteva con molti contrasti di punta, et di taglio; massimamente da basso; dar contra la trovata di sergio; non lo face: et come ben esperto in questa professione; mostro che a posta egli si lasciasse dallo aversario trovare. Ora poi che esso si lascio cosi trovare, cosa ragionevole fia, che io qui dimostri con qual modo esso dovea contrastare con la nimica trovata, et come dovesse ritrovare il nimico; et difendersi da quella botta.
Dovea adunque Lisippo, se volea difendersi da quella botta; trovato che esso si senti da Sergio; giusto molto bene, et polito con giustezza fortificarsi contra la spada nimica. Perche , se esso in quel tempo si fosse cacciato inanzi, con la spada, haria portato il forte della spada addosso al debile della spada di Sergio: et cosi lo havrebbe trovato. Contra poi la trovata della rotella, dovea Lisippo subito crescere inanzi un passo, con la gamba stanca; et mettere la sua rotella contra la guarnitione della spada di Sergio, di fuora: che in questo modo si sarebbe esso difeso da quel colpo. Oltra che haria potuto anchora, in quel tempo sbrigare la sua spada, dalla rotella dallo aversario. La qual cosa non tanto gli sarebbe stata utile, per difesa; quanto anchora per offesa.