Eraclio Leonida Cassandro
Fu Leonida, da Cassandro, et Eraclio, suoi nimici, assaltato, con le spade nude, et cappe imbracciate.
Cassandro l’uno de gli assalitori; subito da un canto si appresento Leonida; ben fermato in guardia di dentro; et l’andeva serrando con le punte. Dall’altro canto se gli fermo contra Eraclio, compagno di Cassandro; con la Cappa inanzi; et con la spada in alto; in atto di voler ferire.
Leonida trovandosi quivi serrato in mezo, da i detti suoi nimici; non si perdendo pero punto di cuore; si copri tutto sotto la spada: voltando lapunta di quella; contra di Cassandro, et il filo della spada contra la offesa di Eraclio. Et cio fatto, cerca di levare con la cappa, fuora la punta di Cassandro. La qual Cappa, eoli tiene sempre contra la spada del nimico. Lasciando alle volte di buone coltellate a Eraclio. Et tuttavia guardando per lo continuo la spada di Cassandro, finge di voler entrare di punta; per schifare, che Cassandro non lo soffoghi; le quali finte egli fece subito, che hebbe tirato le coltellate a Eraclio.