You are not currently logged in. Are you accessing the unsecure (http) portal? Click here to switch to the secure portal. |
Difference between revisions of "Page:Duello, libro de re (Paride de Pozzo) 1521.pdf/51"
(→Not proofread: Created page with "de la experientia, che sempre Dio aiuta la verità; & per non essere sempre mai la ragione vincitrice erché è incerto, & occulto lo divino judicio; per questa ragione non se...") |
|||
Page body (to be transcluded): | Page body (to be transcluded): | ||
Line 1: | Line 1: | ||
− | de la experientia, che sempre Dio aiuta la | + | de la experientia, che sempre Dio aiuta la verita; & per non essere sempre mai la ragione vincitrice perche e incerto, & occulto lo divino judicio; per questa ragione non se debbe aspramente punire el perditore che sara vinto, & superato in tale battagli; & la pena che per la perduta meritasse, se debbe per tale cagione mitigare, como de continuo se vede, che molti combatteno con justitia, pero de loro impresa in battaglia remaneno perditori; quantunche combatteno sotto lo auxilio dela justitia, & lo scuto dela ragione per la defensione adoperano; perché se ha da sapere che tale perduta per altro che per infortunio non potria intravenire causato per peccati longo tempo commessi dalo perditore; & per questo dalo Decretale notamo uno proverbio antiquo; peccato vecchio causa penitentia nova ale personale battaglie. Et la incertitudine & lo dubio dela victoria se causa; perche rare volte se trovano doi cavalieri de providentia, & de peritia combattere; anchora molte volte in tale battaglia se perde per diffecto dele arme male temperate che spesse siate una per finezza de l'altra è de maggiore bontate; & questa sententia se trova in molte antique auctoritate scripta; parlando de questa sententia fo Federico Imperatore, che no{{dec|u|n}} e da maravigliarse molte volte si lo justo cade in battaglia; perche si como de sopra e dicto li judicii divini sono molto occulti nele battaglie; quantunche co{{dec|u|m}}mune opinione è che quello ilquale have justitia vere similmente debbe essere vincitore; & per causa incertezza dela |
Latest revision as of 19:52, 14 October 2024
de la experientia, che sempre Dio aiuta la verita; & per non essere sempre mai la ragione vincitrice perche e incerto, & occulto lo divino judicio; per questa ragione non se debbe aspramente punire el perditore che sara vinto, & superato in tale battagli; & la pena che per la perduta meritasse, se debbe per tale cagione mitigare, como de continuo se vede, che molti combatteno con justitia, pero de loro impresa in battaglia remaneno perditori; quantunche combatteno sotto lo auxilio dela justitia, & lo scuto dela ragione per la defensione adoperano; perché se ha da sapere che tale perduta per altro che per infortunio non potria intravenire causato per peccati longo tempo commessi dalo perditore; & per questo dalo Decretale notamo uno proverbio antiquo; peccato vecchio causa penitentia nova ale personale battaglie. Et la incertitudine & lo dubio dela victoria se causa; perche rare volte se trovano doi cavalieri de providentia, & de peritia combattere; anchora molte volte in tale battaglia se perde per diffecto dele arme male temperate che spesse siate una per finezza de l'altra è de maggiore bontate; & questa sententia se trova in molte antique auctoritate scripta; parlando de questa sententia fo Federico Imperatore, che non e da maravigliarse molte volte si lo justo cade in battaglia; perche si como de sopra e dicto li judicii divini sono molto occulti nele battaglie; quantunche commune opinione è che quello ilquale have justitia vere similmente debbe essere vincitore; & per causa incertezza dela