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a tutti, & al'hora se concedono gli regni a quelli che per forza di arme gli vinceranno; & il libello, & la spata; & dice l'Imperatore che prima forono le arme a dominare cha le lege, & prima che fosse construtta Roma, il populo havea il Re, & non le lege, & anchora gli regni non erano subietti alla lege, ma alla spata, & la potentia delle lege & delle arme sie equale; & gli regni se debbono vincere con le arme; & tutti gli regni sonno stati vinciuti per forza di arme, per potentia, & poco per sententia; & Dio opera, & la fortuna in gli Imperii (como habiamo detto disopra) & secondo Augustino per providentia de Dio si ordinarono gli regni, & dice la lege che il bello iudiciale, & quello che si fa con le arme sonno simili; & impero glie necessario non potendose diffinire per iudicio che si debba diffinire per battaglia, & questo se dimostra per authorita de gli antiqui, et primo del Re David che pugno contra Golia, & dil Re Saul, & de Romani che fecero battaglia particulare per diffinire di che doveva essere l'Imperio, como habiamo monstrato disopra a gli precedenti capitoli, & del re Holoferne; & habiamo scritto dil Re Carolo con il Re di Ungaria; anchora il Re Carolo con il Re Pietro di Ragona vennero ad guagio di battaglia per il regno di Sicilia per mano di Papa Martino quarto, como habiamo scritto nel libro superiore della giornata della battaglia, et nella eta nostra il Re Alphonso vennead guagio di battaglia con il Re Raniere senza effetto; & in questi di il Re di Spagnia con il Re di Portogallo se hanno provocato con littere di battaglia personale, & generalemnte tutte le differentie de gli