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dalla natura sonno generalmente predestinati & vocati allarme; ma questa sola natura non giova, perche debbe essere exercitato, & operar quello exercitio, & non vacare in ocio nel quale deiecte larme vacando questa nobilita senza strenuita non sera laudata; & impero quello e nobile il qual e nobilito da gli progenitori (secondo che vederimo apppresso) & dice la lege civile che la militia armata, & etiam la disciplina militare forono prima che fosse la lege della nobilita inductiva, & a lexercitio dellarme, il qual principlamente se exercita per nobili, se attende piu alla strenuita che essere nobile senza quella virtu; & non se risguarda alla nobilita naturale, ma alla nobilita della strenuita & virtu militare; & ad quella virtu laqual e piu conveniente alla militia armata; questo se prova per le lege imperiale, che vole uno servo in arme valoroso dovere essere aggregato per lo principe del numero de gli cavaglieri militanti per sua arditanza, licet sie nato obscuro, & ignobile; & uno illegitimo alla militia; il quale sera provecto, & exercitato longo tempo in quella, apto sera extimato bon armigero, & nel numero de gli altri; perche la militia armata la fa, et produce larte, & la scientia, & la prudentia militare, et non sola nobilita de natura; & percio se reputa habele, & digno, & approbato a exercitare le arme, lequal donano nobilita, & fanno nobile quello che sera domito in epse; et dice Tullio che quello che Scipione molti anni merito per la virtu, adesso lo possede la militia armata; & lo Papa nomina nobile uno armigero versato in larme; & questo ferma la lege, che la militia armata dona honore;