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to, & dice de si p{{dec|u|er}}che non e da fare differe{{dec|u|n}}tia che uno sia dal pri{{dec|u|n}}cipio cavaliero reprobato, o che dapo facta la disfida, & dato li guagii dela battaglia sia da reprocciare, & refutare per causa novamente sup{{dec|u|er}}venuta laquale non era in te{{dec|u|m}}po del guagio acceptato; & q{{dec|u|ue}}sto determina la lege che ogni dignita, honore, preemine{{dec|u|n}}tia; officio, & habilita data se p{{dec|u|er}}de per infamia, delicto, o crimine che dapo adepta la dignita sup{{dec|u|er}}venesse; & speciale un cavaliero venuto ala militia armata se dapo che sara scripto al numero, & lista deli cavalieri co{{dec|u|m}}mettera defalta, o delicto militare sara con i{{dec|u|n}}famia remesso, & deiecto da l'exercito, & soluto da ogni sacrame{{dec|u|n}}to che prestato havesse, & toltogli li militari segni; & stimati si como anchora una donna se potra repudiare dal marito per adulterio che commettesse dapo facto il matrimonio, ma non p{{dec|u|er}} q{{dec|u|ue}}llo che havesse facto avanti; & cosi anchora have{{dec|u|n}}do giurato un cavaliero obedire a uno signore no{{dec|u|n}} sara tenuto se quello dapo co{{dec|u|m}}metesse delicto p{{dec|u|er}}loquale non fosse da essere obedito dali soi, o exco{{dec|u|m}}municato; & ogni p{{dec|u|ro}}messa, & ogni giurame{{dec|u|n}}to se intende stando la cosa in quello stato che sara qua{{dec|u|n}}do se fa; & reservata la causa nova che sup{{dec|u|er}}venesse; & la Decretale dice se io p{{dec|u|ro}}metto sposare una donna, & dapo gli sara cavato uno occhio non saro tenuto farlo; & Seneca ali ''Libri deli Beneficii'' dice che accio che l'homo sia tenuto fare quello che p{{dec|u|ro}}messo havera che e necessario che non sia i{{dec|u|n}}novata cosa perlaquale il promissore no{{dec|u|n}} sara tenuto de farlo; & impero per nova repulsa superveniente potra essere reprocciato, & repulsato. Finisse il septimo libro
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to, & dice de si p{{dec|u|er}}che non e da fare differe{{dec|u|n}}tia che uno sia dal pri{{dec|u|n}}cipio cavaliero reprobato, o che dapo facta la disfida, & dato li guagii dela battaglia sia da reprocciare, & refutare per causa novamente sup{{dec|u|er}}venuta laquale non era in te{{dec|u|m}}po del guagio acceptato; & q{{dec|u|ue}}sto determina la lege che ogni dignita, honore, preemine{{dec|u|n}}tia; officio, & habilita data se p{{dec|u|er}}de per infamia, delicto, o crimine che dapo adepta la dignita sup{{dec|u|er}}venesse; & speciale un cavaliero venuto ala militia armata se dapo che sara scripto al numero, & lista deli cavalieri co{{dec|u|m}}mettera defalta, o delicto militare sara con i{{dec|u|n}}famia remesso, & deiecto da l'exercito, & soluto da ogni sacrame{{dec|u|n}}to che prestato havesse, & toltogli li militari segni; & stimati si como anchora una donna se potra repudiare dal marito per adulterio che commettesse dapo facto il matrimonio, ma non p{{dec|u|er}} q{{dec|u|ue}}llo che havesse facto avanti; & cosi anchora have{{dec|u|n}}do giurato un cavaliero obedire a uno signore no{{dec|u|n}} sara tenuto se quello dapo co{{dec|u|m}}metesse delicto p{{dec|u|er}}loquale non fosse da essere obedito dali soi, o exco{{dec|u|m}}municato; & ogni p{{dec|u|ro}}messa, & ogni giurame{{dec|u|n}}to se intende stando la cosa in quello stato che sara qua{{dec|u|n}}do se fa; & reservata la causa nova che sup{{dec|u|er}}venesse; & la Decretale dice se io p{{dec|u|ro}}metto sposare una donna, & dapo gli sara cavato uno occhio non saro tenuto farlo; & Seneca ali ''Libri deli Beneficii'' dice che accio che l'homo sia tenuto fare quello che p{{dec|u|ro}}messo havera che e necessario che non sia i{{dec|u|n}}novata cosa perlaquale il promissore no{{dec|u|n}} sara tenuto de farlo; & impero per nova repulsa superveniente potra essere reprocciato, & repulsato. Finisse il septimo libro.

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to, & dice de si perche non e da fare differentia che uno sia dal principio cavaliero reprobato, o che dapo facta la disfida, & dato li guagii dela battaglia sia da reprocciare, & refutare per causa novamente supervenuta laquale non era in tempo del guagio acceptato; & questo determina la lege che ogni dignita, honore, preeminentia; officio, & habilita data se perde per infamia, delicto, o crimine che dapo adepta la dignita supervenesse; & speciale un cavaliero venuto ala militia armata se dapo che sara scripto al numero, & lista deli cavalieri commettera defalta, o delicto militare sara con infamia remesso, & deiecto da l'exercito, & soluto da ogni sacramento che prestato havesse, & toltogli li militari segni; & stimati si como anchora una donna se potra repudiare dal marito per adulterio che commettesse dapo facto il matrimonio, ma non per quello che havesse facto avanti; & cosi anchora havendo giurato un cavaliero obedire a uno signore non sara tenuto se quello dapo commetesse delicto perloquale non fosse da essere obedito dali soi, o excommunicato; & ogni promessa, & ogni giuramento se intende stando la cosa in quello stato che sara quando se fa; & reservata la causa nova che supervenesse; & la Decretale dice se io prometto sposare una donna, & dapo gli sara cavato uno occhio non saro tenuto farlo; & Seneca ali Libri deli Beneficii dice che accio che l'homo sia tenuto fare quello che promesso havera che e necessario che non sia innovata cosa perlaquale il promissore non sara tenuto de farlo; & impero per nova repulsa superveniente potra essere reprocciato, & repulsato. Finisse il septimo libro.