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Difference between revisions of "Page:Dell'Arte di Scrima Libri Tre (Giovanni dall'Agocchie) 1572.pdf/14"

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<em>perché tal vi conosco, che saprete, & potrete agevolmente  
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mio, et non so nella prova, quanto potrò sodisfare all'espetatione,  
 
mio, et non so nella prova, quanto potrò sodisfare all'espetatione,  
 
che di me mostrate havere. Nientedimeno acciò che  
 
che di me mostrate havere. Nientedimeno acciò che  
 
conosciate quanto v'ami, et desidero far per voi, cominiate a  
 
conosciate quanto v'ami, et desidero far per voi, cominiate a  
 
spiegarmi vostra intentione, che pronto m'havrete ad ogni  
 
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vostra richiesta.</em>
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et ho usatoogni diligenza per sapere la ragione dell'armi circa  
 
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lo schermire: ma tanti & così diversi pareri sempre sopra  
 
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soddisfatto. Disidero dunque sapere, se nell'ate dello schermo s
 
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i può dare regola ferma, che possa dirizzare l'huomo alla  
 
i può dare regola ferma, che possa dirizzare l'huomo alla  
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questo tempo sempre hò cercato saperla: ma per la diversità  
 
questo tempo sempre hò cercato saperla: ma per la diversità  
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in che è tenuta, mal volentieri ne ragiono. Nondimeno  
 
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per esser io ricercto da voi, a cui sommamente desidero,  
 
per esser io ricercto da voi, a cui sommamente desidero,  
& debbo sodisfare; dirò in parte il mio parere.</em>
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vi prego a dirlo in tutto, poi che la commodità del tempo  
 
vi prego a dirlo in tutto, poi che la commodità del tempo  
 
lo comporta: & principalmente onde nasce, che un'arte  
 
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si degna sia tenuta in così poca reputatione?</em>
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Arte dello schermire perché si poco stimata.
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<em>Gio. Intorno  
 
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a questo quesito, come che varij variamente nè favellino;  
 
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io sono di quelli che tengo opinione, ciò non procedere</em>
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Revision as of 03:57, 9 November 2023

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perché tal vi conosco, che saprete, & potrete agevolmente farlo.

Gio. Assai più ch'io non vaglio m'honorate M. Lepido mio, et non so nella prova, quanto potrò sodisfare all'espetatione, che di me mostrate havere. Nientedimeno acciò che conosciate quanto v'ami, et desidero far per voi, cominiate a spiegarmi vostra intentione, che pronto m'havrete ad ogni vostra richiesta.

Lep. Con ogni mio potere mi sono sforzato, et ho usatoogni diligenza per sapere la ragione dell'armi circa lo schermire: ma tanti & così diversi pareri sempre sopra ciò hò uditi, che non pur non son divenuto capace di quello ch'era l'intento mio, ma io ne son riamsto con l'intelletto, maggiromente offuscato, & infiammato di desiderio d'interderla: ne mai mi si è presentata occasione di poterlo fare come hora: dove spero per mezo vostro di dover pienamente restarne soddisfatto. Disidero dunque sapere, se nell'ate dello schermo s i può dare regola ferma, che possa dirizzare l'huomo alla vera cognitione di essa.

Gio. Io, per dire il vero, dalla mia fanciullezza, sotto la disciplina di rarissimi Maestri sin a questo tempo sempre hò cercato saperla: ma per la diversità che come dite voi ci veggo, & per la poca riputatione, in che è tenuta, mal volentieri ne ragiono. Nondimeno per esser io ricercto da voi, a cui sommamente desidero, & debbo sodisfare; dirò in parte il mio parere.

Lep. Anzi vi prego a dirlo in tutto, poi che la commodità del tempo lo comporta: & principalmente onde nasce, che un'arte si degna sia tenuta in così poca reputatione?

Arte dello schermire perché si poco stimata.

Gio. Intorno a questo quesito, come che varij variamente nè favellino; io sono di quelli che tengo opinione, ciò non procedere