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battaglia, vole la lege; che essendo uno accusato de homicidio, quale se disponesse provare per battaglia la sua innocentia contra il suo accusatore, anchora che da quello sia superato; non merita pero essere decapitato per tale homicidio; ma se gli debbe tagliare la mano, mitigando la pena ordinaria per lo experimento, che alcune volte se vede che perde chi ha la ragione; ma de questo appresso più amplamente diremo.
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battaglia, vole la lege; che essendo uno accusato de homicidio, quale se disponesse provare per battaglia la sua innocentia contra il suo accusatore, anchora che da quello sia superato; non merita pero essere decapitato per tale homicidio; ma se gli debbe tagliare la mano, mitigando la pena ordinaria per lo experimento, che alcune volte se vede che perde chi ha la ragione; ma de questo appresso piu amplamente diremo.
  
'''Como per judicio de astrologi in tale battaglie quello sarà vincitore chi havera li pianeti del cielo meglio disposti, liquali danno victoria non sperata. Cap. XI.'''
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'''Como per judicio de astrologi in tale battaglie quello sara vincitore chi havera li pianeti del cielo meglio disposti, liquali danno victoria non sperata. Cap{{dec|u|n}}itulo. XI.'''
  
<span style="background: black; color:white; padding: 0.1em 0.25em; font-weight: bold;">Q</span>uantunche havemo ragionando dicto, che ragionevolmente quello debbe vincere in battaglia particulare da persona a persona, che con più justa causa se move nel combattere; & che per certo, & fermo teniamo Dio essere protectore, & defensore dela justitia, & dela verità; però molte volte secondo il judicio deli astrologi li pianeti superiori adoperando la loro influentia neli corpi inferiori; neliquali disposeno ad bene, & male operare, & vincere, & perdere per li aspecti, & conjunctione dele loro proprietate; & per loro oppositione mutano gli corpi humani, si como vole Aristotile; & sono de tanto potere li piantei celestiali, che moveno li animi deli homini mutando le loro complexioni dando bona & mala influentia ali homini, più in loco che in un'altro, secondo lo aspecto, & moltitudine dele stello, lequale alcuna volta
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<span style="background: black; color:white; padding: 0.1em 0.25em; font-weight: bold;">Q</span>uantunche havemo ragionando dicto, che ragionevolmente quello debbe vincere in battaglia particulare da persona a persona, che con piu justa causa se move nel combattere; & che per certo, & fermo teniamo Dio essere protectore, & defensore dela justitia, & dela verita; però molte volte secondo il judicio deli astrologi li pianeti superiori adoperando la loro influentia neli corpi inferiori; neliquali disposeno ad bene, & male operare, & vincere, & perdere per li aspecti, & conjunctione dele loro proprietate; & per loro oppositione mutano gli corpi humani, si como vole Aristotile; & sono de tanto potere li piantei celestiali, che moveno li animi deli homini mutando le loro complexioni dando bona & mala influentia ali homini, piu in loco che in un'altro, secondo lo aspecto, & moltitudine dele stello, lequale alcuna volta

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battaglia, vole la lege; che essendo uno accusato de homicidio, quale se disponesse provare per battaglia la sua innocentia contra il suo accusatore, anchora che da quello sia superato; non merita pero essere decapitato per tale homicidio; ma se gli debbe tagliare la mano, mitigando la pena ordinaria per lo experimento, che alcune volte se vede che perde chi ha la ragione; ma de questo appresso piu amplamente diremo.

Como per judicio de astrologi in tale battaglie quello sara vincitore chi havera li pianeti del cielo meglio disposti, liquali danno victoria non sperata. Capnitulo. XI.

Quantunche havemo ragionando dicto, che ragionevolmente quello debbe vincere in battaglia particulare da persona a persona, che con piu justa causa se move nel combattere; & che per certo, & fermo teniamo Dio essere protectore, & defensore dela justitia, & dela verita; però molte volte secondo il judicio deli astrologi li pianeti superiori adoperando la loro influentia neli corpi inferiori; neliquali disposeno ad bene, & male operare, & vincere, & perdere per li aspecti, & conjunctione dele loro proprietate; & per loro oppositione mutano gli corpi humani, si como vole Aristotile; & sono de tanto potere li piantei celestiali, che moveno li animi deli homini mutando le loro complexioni dando bona & mala influentia ali homini, piu in loco che in un'altro, secondo lo aspecto, & moltitudine dele stello, lequale alcuna volta