{{red|b=1|ET pigliarai con la ragion l’ardire.
Da po ch’io te amonischo et ch’io te insegno
& fa che con ingiegno
Tu segue quel che io in tanti versi scrivo
Per retrovar nell’arte e ’l fondo e ‘l rivo.
¶ Ragion de mezza spada.. Capitolo XIII.
ESSendo tu pur gionto a meza spada,
Tu po’ ben più et più volte martelare
Da un sol lato trare
Da l’altra parte le tue viste vada,
{{red|b=1|E Commo perde, col parar, sua strada,
E tu martella poi da l’altra parte;
Alora tu comparte
Qual stretta te bixogna a ciò finire
{{blue|b=1|E E si pur tu volesti trar ferire,
Lassali andar el fendente riverso,
voltandoli atraversoE filo falso con la punta al vixo.
{{red|b=1|NOn esser già da lui punto devixo,
Col riverso o col dirito ancora,
Con qual tu voi lavora,
Purché i gienochie pighen da ogni lato,
{{blue|b=1|S Secondo che de sopra t’ò mostrato.
Io te replico ancor questa gionta:
SEmpre entra con la ponta,
Di sotto in su fino al vixo inforcando,
E i tuoi ferriri adopra a tempo quando.