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Io sono un sexto che fo partimenti.
O scrimitore ascolta mia ragione.
Cusì misura el tempo simelmente.
Il natural de l’orso si è el girare.
In qua in la in su in giu andare.
Cusì conviene che tua spalla facia.
Poii la tua spada fa che metti a caccia.
- Io son un muntone e sto sempre a mirare.
Che per natura sempre voglio cozare.
Così convien tuo taglio sia inginioso.
Sempre parar quando sera resposo.
La man dirita vol eser prudente.
Ardita e mortal cum un serpente.
- L’ochio col cor vole star attento.
Ardito e pieno di providimento.
- Con la man stanca la spada ò per punta.
Per far ferire d’ezza quando serà giunta.
E se tu voi sto ferir sia intero.
Fa che sia presto come levorero.
E chi queste chiavi cum seco non averà.
Acquesto giuoco poca guerra farà.
- Le gambe chiave se può ben diri.
Per che li ti serra e anche ti po aprire.
Tu vedi el sol che fa gran giramento.
E donde el nasce fa suo tornamento.
El pé com el sol va convien che torni.
Se voii chel giuoco toa persona adorni.
- El pié stanco ferma senza paura.
Como rocha fa che sia costante.
E poii la tua persona serà tuta sicura.
Quando i pié o l’uno o l’altro fa molesta.
Como rota da molin dia volta presta.
Bixogna esser il cor providitore.
C[he] [erased] luj s’aspetta vergogna e l’onore.