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Page:Dell'Arte di Scrima Libri Tre (Giovanni dall'Agocchie) 1572.pdf/51
Ma se per caso egli vi spingesse per faccia una punta riversa, per darvi per testa d'un mandritto tondo, urtarete la detta punta co'l falso. Et quando egli volgerà il mandritto; voi subito andarete con la spada in guardia di faccia, spingendoli in quel tempo la punta nel volto, & per vostro schermo tornarete del pie dritto indietro un passo insieme con un riverso tramazzone, co'l quale andarete in coda lunga alta. Et essendo in detta guardia, & ch'egli vi volesse ferire d'un fendente per testa; passarete innanzi del pie dritto, alzando la spada à una guardia di testa, et quivi da esso vi schermirete: ma tutto à un tempo li gittarete la man manca alla sua spada per sotto la vostra, facendogli presa, & dandogli subito d'un mandritto per testa, ò per gamba, come volete: il che fatto ritornarete in coda lunga stretta: & questa è la maniera, che dovete tenere nel vanare le guardie, delle quali molte altre cose dir vi potrei; ma perché habbiamo ragionato à bastanza, è ben che ci leviamo di qua, & che vi ritorniamo domani, per ragionare di quanto vi sarà grato.
Lep. Io mi riporto à voi, in questo & in ogni altra cosa.
LA TERZA GIORNATA
DEL PRIMO LIBRO:
Nella quale si tratta del modo, che si deve tenere in tentar
d'offendere il nimico, quando si voglia
essere il primo a ferirlo.
Del provocare, & offendere.
Lep. Hor che siamo quà per seguire i nostri ragionamenti, ne' quali hieri mi dimostrarste i lmodo del difendermi dal nimico, & di offendere lui,