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Page:L'arte di ben maneggiare la spada (Francesco Fernando Alfieri) 1653.pdf/210
DELLE TRE CROCI Di PFNTod, E TAGLIO
dt Spùdùtic. Cupi XI.
I O temo di non efcer tcdiofo nel replicar le illelsc colè, e diuentar ofcuro nel tralafciarle j Hora venendoli mediami le Figure all’atto pratico di quanto li ragiona, ma portara però grandiflìma marauiglia, che nei difsegno l’vna li alfimiglia all’altra, quello no fà l’arte , ben che fieno li- mili nell’atto delle pollare , Tono però differenti à mollrare le fue attieni* La prefente Figura dimoftra vna belliffima inuentione,di fare le tre croci co le punte,e tagli, e perche da ciafcheduno polso elser intefo breuemen- tela dichiarare. La prima croce fi facon due tagli,e vna fioccata inficine* fi comincia,chcilpicfinillro ftia potato interra, fi principia con il pie de- liro tirando di mandritto, c con quello fi va girando à torno , e fi feguita fin che fieno finiti gli due tagli, e fòbico vi s’incatena la fioccata girando lo Spadone dietro le reni, e fi porta auantc il colpo vnito con la preflezza del palso, così fi deue fare con i due nuerfi , e con la fioccata infieme ac- compagnata con il pie finiftro , il medefimo fi farà dalla banda delira , e finiftra . La feconda croce è di tre tagli , e vna fioccata in giro, e fi ofser- uano le medefime circoftanze di pie , e di corpo , e di preltezza come di