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ALL'INVITTISSIMO et Serenißimo MASSIMILIANO RE di Boemia.
MOLTI già s'affaticorno (Invittißimo Rè) per lodare coloro quali poßedendo una qualche particolare virtù, parvero à loro meritevoli di fama eterna, giudicando una sola virtù eßere (come è vero) dignißima di lodi Ma se per una sola parte meritorono alcuni di eßer cosi lodati, che meriterà poi. Vostra Maestà nella quale si veggono tante, et cosi perfette? Taccio la liberalità, et la magnificenza conosciute in lei miracolose, sapendo io, che la generosißima stirpe sua le porta seco dal ventre materno. Taccio la humanità e la magnanimità sua; conoscendo, che le ne è stata la natura larghißima donatrice, et dico particolar=