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Il farò volentieri.
CO. O' bella; ma come fate voi à rassettarvi quella spada in mano dopo tanti, e tanti avuolgimenti?
ROD. Non ve lo posso descrivere, Conte, ma voi aprite ben gli occhi, & ponete diligente cura à i nodi della mano, et alla destrezza del rassettarsela, come vedete, che prima faccio io.
CO. Non veggio nulla; fate di gratia un poco piu adagio.
RO. Ecco; vedete?
CO. Bisognarebbe me lo diceste.
ROD. Non ve lo posso dir con parole.
CO.Perche?
ROD. Saria di bisogno, ch' io sapessi bene quei musculi tutti della mano, e delle dita, e ch'io vi dicessi, bisogna fare il tale, e tal moto con questo, e quel musculo, e snodar la mano cosi, & cosi piegarla: in fatti sarebbe ufficio da un buon Medico, o simili, perche un altro non la capirebbe.
CO. In fatti non mi vi posso rassetarre, attendiamo pure ad altro.
ROD. Fate un poco quei vostri due mandritti tondi insieme.
CO Eccoli.
RO. Al fischio della spada sento, che vanno di di piatto, se bene non è si pronto l'occhio in discernergli per la velocità del tratto.
CO. Et come al fischio?
ROD. Al fischio si; non sentite