a quello che iustamente merita essere punito.
Se il cavaliero vasallo e tenuto essere campione del suo signore. Capitulo X.
PEr volere diffusamente parlare de campioni da sapere se uno fusse signore de una cita havendo guagio de battaglia con uno altro, & volesse dare un cavaliero suo vasallo per campione che combatesse per lui contra il suo adversario. Se dimanda sel subdito cavaliero e tenuto essere campione per il suo signore, & intrare nela battaglia per sua querela; perche se determina de no; per auctorita del Speculatore, loquale dice che sel signore ha da fare battaglia da persona a persona non potra comandare al suo vasallo che debbia per lui combattere, per respecto che vasallo non e tenuto in sei casi de subvenire il suo signore; pero quello che tenesse pheudo perloquale fosse obligato andare con il suo signore in battaglia iustamente se potra constringere & intyrare con il signore nela battaglia, overo delo aiutare in battaglia licita, & campale; ma in questo caso non saria tenuto per ragione che queste battaglie sono prohibite, & che lo vasallo non e tenuto nele battaglie illicite combattere per parte del suo signore, atteso che non debbe preponere la vita sua ala vita del signore secondo il libro deli pheudi; pero sel signore intrasse per causa iusta in duello personalmente essendo indicto dal superiore che volesse un compagno con lui per conventione facta saria tenuto il vasallo che tenesse lo pheudo