et pero va sempre col piede stanco verso la man dritta nimica portando dinanzi del piede stanco, subito il piede dritto; per serrare lo aversario di fuora: come quello che conosce esser maggior vantaggio il serrare il nimico di fuora; che il serrarlo di dentro: cosi per causa del pugnale nimico; come perche egli sa, che il suo aversario trovandosi serrato di dentro; con piu facilita puo scodere la sua spada: et coltellare, massimamente con lo aiuto del pugnale: cosa che esso non potrebbe fare, trovandosi serrato di fuora.
Polidoro allhora havendo veduto, che Troilo con un cosi bel modo, il va serrando, che non trova tempo di poter far cosa alcuna: percioche havea pensato che il nimico dovesse mettersi a coltellare; contra le quai coltellate, si persuadeva di sicuro; col pararle di punta, o di taglio; in quel tempo di entrare, e di ferire lo aversario: et a questo fine esso si era appresentato sopra quella guardia; conoscendo che Troilo non cerca altro, che di cacciarsi inanzi, per serrarlo, et ferirlo poi di punta; cercando esso di fare anchora il medesimo; va contra la serrata della spada nimica; girando la gamba dritta in dietro, verso la man del suo pugnale; et portando sempre la punta della sua spada, contra la punta della spada di Troilo aiutandosi con quel giro di vita; venne per lo continuo a disfare tutto quello, che il suo contrario faceva; per serrarlo; et per trovargli la spada. Di maniera, che ambiduo da chi gli vide, menar le mani furono tenuti per huomini eccellenti en maneggi delle arme: et da comuni amici costretti a riconciliarsi insieme.