Formione qui grandemente si travagliava per atterar lo aversario: ma conoscendo che colvi nel gioco largo di Asta, bravissimamente da lui si difende: muta proposito: et si delibera di trovare l’asta di Stratonico: et con questo pensiero va di lungo: et ciio gli riusci: percioche col calce dell’asta, trovo l'asta del nimico, per di dentro; et trovata, subito a poco a poco; si va cacciando inanzi; sempre giustandosi col calce dell’asta maccando con molta ragione l’asta di Stratonico.
Stratonico allhora contra la maccata di Formione, si fa hora forte, hora agile, con animo di portar l’asta del contrario fuora di tempo; accioche trovandolo discoperto, lo possa sicuramente ferire.
Formione che era ben dotato del saper delle arme: conoscendo quanto possa fare Stratonico con quel suo disegno; sempre se gli oppone con misura; secondo la occasione: hora con fortezza, et hora con algilita; tenendo lo aversario molto ben soffogato; col detto Calce. All’ultimo determinando di voler uscire d’impaccio; va, et col calce della sua asta: havendo prima messo la gamba dritta inanzi; batte l’asta di Stratonico: et poi ritorna subito a dietro col calce.
Stratonico allhora, che volse venir dietro con la sua asta, al calce dell’asta di Formione; si ritrovo fuora di tempo. Il che vedendo Formione, di subito con la gamba stanca inanzi; voltando la punta dell’asta diede una gran punta nel petto a Stratonico.
Stratonico ando ben per parar quella punta; et fece l’atto della punta; ma non si trovo a tempo: per la gran prestezza che uso Formione, nel lanciare quella punta; et per la perdita del tempo che esso Stratonico face, nell andar al parare. Imperoche se egli in quel tempo che Formione ando a ferirlo, havesse subito cansato la spalla dritta in dietro, portando la gamba stanca inanzi; aiutandosi della sua asta, nell’atto che esso fece; il quale manco di prestezza si sarebbe senza dubbio veruno; da quella botta nimica difeso.