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et parare, e non altramente, volendo adoperar l’huomo, et farsi perfetto nella scientia delle arme; gli e piu che necessario, che esso principalmente sappia ben coltellare di ogni sorte di coltellate: accioche secondo la occasione egli se ne possa servire, contra il suo nimico. Appresso di cio, come esso si sara benissimo esercitato nelle coltellate lunghe di tutto tempo, cosi ingannevoli, come semplici, talmente che le sappia tirare con giusta misura; egli dovera poi essercitarsi nelle coltellate di mezo tempo, fatte con la trovata della spada; et dopo questo egli passera alle coltellate di meza spada: fate hora con le maccate, et hora con l’agilita. Percioche esso con questo bellisimo ordine, et maneggio di ferire, si fara prattico, et sicuro, a parare tutti il detti colpi, talmente, che cio che esso fara ad altri, sapera anchora nella medesima sua persona schermire. Piu in oltre deve egli cominciare ad esercitarsi nelle punte; tenendo il medesimo ordine delle coltellate; hora lunghe di tutto tempo, hora semplici, hora ingannevoli, hora con le trovate; hora a meza spada; quando scodendo , et quando maccando; et ferir di punta senza maccata; servendosi tal hora della punta; et tal hora del taglio. Perche a questo modo esercitandosi, sapera misturare tutta la sua scientia: et a luogo, et tempo, cavar fuora con vive ragioni, hora punte, hora tagli: in tanti modi imparati; che esso in ogni occasione, che gli sia data dallo aversario suo, gli havera apparecchiati, per offenderlo. Dalche si puo raccogliere, che tutte le coltellate, en modi sudetti, sono molto bene, et necessariamente, da sapersi tirar: avvertendo pero di sapere, secondo la occasione; qual modo di coltellare si possa sicuramente usare, affine che la scientia habbia il suo buono, et dovuto effetto. Concio sia cosa, che volendo noi ferire il nimico di una coltellata lunga; che in prima ci havesse soffogati, et seratti, questa non sarebe cosa ragionevole: percioche megliosaria investirlo di punta. Per la qual cosa, il giocatore deve molto bene aprir gli occhi, per conoscere il luogo, il tempo, et il vero avantaggioso modo del ferire. Imperoche noi potremo ferire lo averario di coltellate lunghe di tutto tempo; se egli ne sara lontano, che in quel tempo che gli tiramo, esso non ne possa soffogare. Ma vedendone la spada nemica vicina, sara molto meglio con la trovata, o battuta della spada, levare via prima la spada, che ci puo nuocere: et appresso con la insegnata mia ragione, sicuramente coltellare. Ora per risolutione dell’ ultimo vostro quesito; circa il giocare in passo; vi rispondo, che io principalmente laudo il giocar voto, et unito; spetialmente quando egli sara appresentato dalla cinta in su, della vita dell’huomo. Imperoche questo debe essere il primo uso, et modo; che ha da sapere il giocatore. Il quale, poi che in questo si sentira molto bene esercitato, et che lo sappia ben fare, egli si potra poi fare prattico del giocare in passo: massimamente dalla cinta in giu, della vita dell’huomo: perche a questo modo egli sara piu ben piantato; et stara piu forte in passo, essendo appresentato dalla cinta in giu; che stando voto. Peroche, se egli sara cosi appresentato, potra a tempo e luogo, et quando gli parera utile, et bene; farsi in passo; et ritirarlo, facensosi voto;