Page:Duello, libro de re (Paride de Pozzo) 1521.pdf/166

gli homini fosseno manifestati, accio che non vengano ad dignita, & siano fraudati gli boni, incontrario respondendo lo iniuriato io te provaro como non per tale zelo, ante per volermi fare infame; & che altri sapesseno quello che tu non solo de me sentivi me iniuriasti replicante lo iniuriante, non obstante tale resposta essere iusto lui havere dicte le iniurie de sopra scripte, si pare poterse venire ad battaglia de corpo ad corpo ad oltranza; il contrario se decide che attento la iustitia e certa in tale caso, & non incerta; & solo lo iniuriante respondendo non lo ho dicto ad iniuria e suffciente satisfactione tale excusatione; & cognoscendo il diffecto suo lo iniuriato deveria essere satisfacto; anchora che de cio non fosse contento; per ben che la lege veta ad uno bastardo essere dicto lo suo nome, & cosi ad uno mitriato, o ad uno cieco, o falsario per dirgli iniuria; salvo che se per suo interesse lo dicesse ad non perdere la persona, o gli beni per zelo della republica che tali diffecti siano manifestati; & non vengano ad acquistare beneficii, magistrati, & altre dignita; che tale manifestatione de diffecti e licita secondo Bartholo vole; & se per iniuria se dicesse la battaglia e da denegare como piu presto ad vendecta che ad manifestatione della verita saria la querela como chi non ismemorato cognosce; & se lo iniuriato cercasse desdicta non saria da admettere como che contra della veritate se desdiria, ne etiam non potria dire io ho dicto il falso che mentiria; & de tale desdire in gli ultimi capituli del presente libro piu diffusamente se tracta.