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chi non stima il sua honore debbe essere tenuto cavaliero de repulsa, & senza honore. Hieronymo savio doctore conferma questo dicendo un cavaliero debbe cercare occasione de monstrare la sua virtu militare, per venire ad acquistare fama; & habiando ferite in le battaglie sono loro ornamenti; & qual si voglia cavaliero fingendo infirmita, & exilio, & nascondimento nel bisogno; la lege civile gli da punitione, quando lo facesse per non exercitare la disciplina militare dove la necessita lo recercasse; referendo Grimaldo cavaliero Romano ilquale nel'hora dele battaglie fingeva infirmita, & fo pero como transfuga condannato; & sono li codardi cavalieri reputati morti nel seculo; & la faccia de loro signore non sono degni reguardare como vili codardi, & senza animo; fama, o honore, facendo comparatione como gli morti per la republica, o per loro signore, & per loro honore, fama, & virtu, morendo sono vivi, per gloria reputati magnanimi, & immortali; cosi questi tali mancatori de loro honore viveno morti, & non nati sono existimati; adducendo alo mio proposito Livio summo hystoriographo alo libro septimo Ab Urbe Condita recitante Tito Manlio cavaliero nobilissimo Romano figliolo de uno consulo (quale sopra habiamo parlato) che essendo da uno tusculano inimico de Romani provocato ad battaglia lui essendo gagliardo, animoso, & sufficiente per satisfare al suo honore, & non induciare accepto il campo senza licentia del consulo non recordato delo imperio paterno per la presta resposta ad satisfare alo honore del populo Romano; dove habiando vinto la victoria del nimico provocatore