a conservare; un'latra auctorita dice che li antiqui boni costumi donano nobilita reprobata; e questa sententia per Dante che conclude che seguiria che da vile parte non potria descendere figliolo che sia nobile. Et de cio seguitaria che tutti siano nobili, o ignobili; como fo il nostro primo parente Adam; perche mai in persona de alcuni non po nobilita principiare; & alcuni teneno la prima opinione che costumi boni, & antiqua ricchezza fa l'homo nobile; & lo poeta damna questa opinione, & Bartholo la segue; & dice che anchora da vili patri non possa nascere figlio nobile; ma se questo figlio vivera per anni vinti in boni costumi sara nobile; & impero fo altra opinione che quelli sono nobili che descenderanno da patre, o duo nobili. Et questa opinione non e vera secondo il poeta; perche presuppone che non sia nobili, excepto chi nasce da nobili; & questa opinione Dante la damna; & dice che quello che havera nobilita parata dali soi antecessori, & non la serva e da vituperare; ma Bartholo dice che se dalo patre nobile nascera un figliolo virtuoso questo sara nobile, se havera mali costumi sara ignobile; & dice piu che uno o havere la nobilita per nativitate; & allega li proverbii de Salamone che dice che la gloria deli figlioli sono li patri loro; & il libro delo Ecclesiastico dice beata e la terra che ha il Re nobile nato de stirpe regia; & impero Bartholo disse che la nobilita laquale vene per nativitate non dura se non fino al terzo grado. Et chi nasce po[1] lo terzo grado lo terzo grado non e nobili; l'altra opinione fo delo poeta Dante loquale disse che dove e la virtu, e la nobilita intendendo dela virtu che faccia l'homo felice,
- ↑ dapo