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& conclude che lanima da Dio predestinata in felicita che ogni tempo faccia bene; e nobili; & questa opinione la danna Bartholo; perche seguitterebe che uno servo virtuoso potrebbe esser nobile; & cosi di uno rustico che potrebbe esser nobile siando virtuoso; & Innocentio disse quella esser dignita laquale si reputa essere dignita. Bartholo dice che la nobilita quanto alle opinione della communa gente e alla similitudine di quella nobilita che e a Dio; davanti alquale quello e nobile ad cui Dio dona la sua gratia; & cosi al mondo quello e nobile che lo principe; overo le legge il fanno nobile; & dice Bartholo; la nobilita essere una gratia data per lo principe per la quale si dimostra nobile piu che gli honesti populari; & dice la nobilita essere una qualita che pol essere & non essere; como si monstra una donna nobile; che si marita ad uno plebeio che perde la nobilita; & in una plebeia maritata ad uno nobile si fa un homo che per delicto perde la nobilita; & como se dimostra in uno saraceno nobile christiano servo de infideli qual perde sua nobilezza; & nullo da se medesimo pol havere dignita se da altri non glie data, o dal principe; & imperho conclude Bartholo quello sie nobile che e per nobile acceptato dal principe; donde dice Bartholo che non bastaria essere dilecto dal principe per cento anni, ma gli e necessario chel principe gli doni alguna dignita, o nobilita per laquale sia distincto dalli plebei fazzandolo nobile expressamente; o conferendoli officio de dignitia, o pheudo nobile che habia dignita annexa, ma Baldo tene che la vir-