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Page:Duello, libro de re (Paride de Pozzo) 1521.pdf/191

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sti & boni, & li poveri sempre sonno desideranti & avari, impero le richezze in uno nobile non avaro, & operandole nel bene sonno da lodare, & non in mangniare[1], iocare, & luxuriare, & dice la Decretale, che le richezze, la nobilita, honore, & potentia sonno simile. Et finita la diffinitione della nobilita corroborata con queste auctorita seguendo le altre opinione dela nobilita dico che alcuni doctori dicono che la nobilita sie causa de nove cose. Primo dalla sapientia delli nobili, lo piu nobile e lo sapiente, & perche lo sapiente e sopra le seggie, & sopra li Re. Imperho li iuristi sonno ditti nobilissimi che le lege fanno lhomo nobile, & fazzandolo clarissimo li principi monstrano reverentia alli iuristi secondo le lege civili, & scrive Cassiodoro che non po essere alcuna fortuna laquale non laugmenti la gloriosa scientia delle littere. Et Salomone scrive, meglio e sapientia che tutte le richezze preciosissime; & imperho li iuristi sonno appellati homini grandi, & non se debbeno appellare da nullo fratelli, ma Signori secondo la lege civile vole, licet Cesare Augusto secondo Orosio Augustino havesse prohibito che non se nominassero Signori secondo la nobilita comenzo ad causarse dalla virtu. Et secondo Salustio, & Hieronymo disse la Summa nobilita davante Dio essere claro de virtu, & le opere virtuose fanno gli homini eminenti in questa vita; & narra Seneca che la vera virtu senza nobilita non e altro se non la operatione della virtu in lhomo, & questa include la nobilita laquale procede da boni costumi; donde dico che gli homini per

  1. mangiare