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Page:La Scherma (Francesco Fernando Alfieri) 1640.pdf/144
Il cavaliere 36. essemdo in terza, era discoperto di fuora della spada, il feritore e andato, al vantaggio, e arrivato in misura, ha tirata, la botta, e con la man manca storcendogli il braccio con premer la spada la ha disarmato, e ferito.
Accadera parimente questo colpo facendo una finta di dentro, e quando viene alla parata la inimico, cavando, e tirando la botta di terza come, insegna la figura 37.
E se si volesse mutar risoluzione si ferira di Quarta dentro la spada nel peto, e nella testa, o vero per la linea B, colpira sotto del braccio abbassando il corpo, e voltando la mano in seconda, e con questo finisco quanto me e parso degno da esser mostrato per quello che nella sperienza di molto anni ho raccolto appartenente alla sola spada.
Mi riseruo con tutto cio alcuni particolari che ricercano più esatta cognizione, e no meritano d’esser fatti colla stampa comuni a tutti, e sono.
Difendersi disarmato contro un pugnale, torlo al nemico, e ferirlo. Come in luogo stretto si possa contro un armato di pugnale, e stilometter mano alla spada, e ad un tempo ferire.