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Page:La scherma illustrata (Giuseppe Morsicato Pallavicini) 1570.pdf/21
ORIGINE DELL’ARTE DELLA SCHERMA DEGNA D’OGNI TITULO HONORATO.
CAPITOLO PRIMO.
PER cominciare dall’Etimologia del nome di quest’Arte, mostro, che viene il nome da Lanista, cioe Maestro di Scherma, dal Verbo latino, Lanio, Nebrissensis in suo Vocabulario latino, et Siculo, Dilanio, che significa Strappare, squarciare, lacerare, sbranare, stracciare; Poiche i Bruti nemici combattendo, pria di lacerarsi le carni, Si strappano, e stracciano la lana, o le piume con cui sono vestiti; da detti poi gli Huomini appresero, per difendersi, de offendere, ne conflitti; l’Artificio dello Schermire, per uscire con esso vittoriosi, e difendersi le sostanze.
Introdotto poscia col tempo, e l’occasioni l’uso, e’l modo di combattere inventati a Coltelli, e le Spade: i combattenti, Gladiatori chiamaronsi, dall’Arma piu nobile, e principale, che si e la Spada.
E perche la Natura sempre intende alla conservatione, e’l bene principalmente, e per incidenza qualunque male: i Maestri di combattere, Schermitori si differo, e si nomano; detti da’Latini (Lanistae) perche la difesa ogn’uno deve naturalmente volere, a cui siegue accidentalmente l’offesa.
E perche il combattere apporta ferocia, ed irascibile: gli antichi Gladiatori, orzo, o pane ordeaceo mangiavano, all’insegnamento di Plinio Secondo nel Lib. 8. e cap 7 della sua Naturale storia, come lo riferisce ancora Gio: Ravisio Testore, negli Epiteti, al titulo Gladiatores; cioe Gladiatores dicuntur ordearii; quoniam olim vescebantur ordeo; pero Feroci erano stimati.
Anzi i negligenti nell’esercitio nobile dell’ Armi; Rustici, e Villani si dicevano: Rudiarii discuntur, qui rude donati, Gladiaturam dimittebant; ut Horatious ille Veianus Boni, E M.T. Cicerone In Philip: disse Tam bonus Gladiator Rudem iam cepisti; Altri d’esperimentata virtu gli diceano: Esercitati, de illustri di meriti, come i Soldati Veterani, c’haveano fatto molte prodezze; pero Gio: Rau: Testore noto, che Consummati dicebant meriti, sicut milites consumatos appellat.) e Giulio Frontino, Frontini gli dicea, et impavidi, e per le faccie bruggiate, e piene di cicatrici, ricevute nelle continue battaglie; Samii dicuntur, qui forntes habebant inustas, et multis plagis Cicatricosas; quoniam samiorum frontibus. Athenienses stigmata inussere. Come per la rabia d’havergli resistito nelle tenzoni; Il perche Cicerone in 2. Tuscul. Disse: Ergo hoc poterit Samius spurcus homo? Perche non doveano resistere a loro Signori: Erano dagli Ateniesi stimmatizati nella faccia i Samij, in per segno di schiavitudine, e loro vergogna accio fossero da tutti servi conosciuti, e trattati.
Come de Mesenii si dice nel Ditionario di sette lingue, di Fratre Ambrosio Calepino, alla lettera M. e Titulo Messenii. Hi se nota littera M. cognobiles reddebant.