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Page:MS Italien 959 24v.png
Flaminio allhora contra quelle finte, finge esso anchora: stando bene avertito, di non creder di maniera alle finte del nimico; si lasci trovare fuora di tempo.
Vedendo Horatio come lo aversario insino allhora, si era accortamente da lui difeso; comincia a tentare di trovargli la spada; continuando tuttavia nella fermata sua di fuora; si come facea Flaminio, nella fermata sua di dentro. Cosi tentando Horatio va un passo inanzi per fianco col piede stanco; riportando presso il piede dritto, davanti del stanco; verso la man dritta del nimico: et poi alzando un poco il pugno della spada, abbasa la punta di quella verso terra; et incrocichhia con quella trovata, la spada di Flaminio, per di fuora. Dove Flamino, per difendersi dalla detta trovata; si alzo tosto con la spada: il perche Horatio in quello instante cambia la spada di dentro, per dare una punta a Flaminio.
Il quale facendosi in quel punto subito in filo, paro la nimica punta: et nel parare si lascio alquanto trasportare fuora di tempo. Di che essendo Horatio accorto; con molta prestezza ricambio la punta di fuora; et entrando cola spada, cacciandosi addosso al nimico; gli diede una gran punta nella gola; et di subito gli prese anchora il pugno della spada.
Qui e da sapere; che se voleva Flaminio da quella punta difendersi; bisognava che esso si guardasse di non si lasciar trasportare fuora di tempo, quando egli ando a parare la punta di dentro; Percioche questo suo errore, fu cagion del suo danno. Appresso dovea esso in quello instante; che Horatio scosse la punta per ferirlo di fuora; come face; col canso di vita portare inanzi, per fianco il piede stanco; et riportare il dritto, davanti del stanco: che cosi ragionevolmente difeso si sarebbe.