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Page:Capitolo di M. Mercvrio Spetioli da Fermo (Mercurio Spezioli) 1577.pdf/5

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Cosi facendo, non fia chi fallisca,
 Et non fallendo, non potrà giamai
 Dar tempo al suo nemico, che’l ferisca.
Hora di tutte l’arme intenderai,
 La sustantia con che si suol ferire
 Cioè taglio, falso, e punta, se nol sai.
Il taglio esser la parte si suol dire
 De l’armi che sta volta verso i nodi
 Del mezzo delle dita à non mentire.
Il falso è quella parte, che in più modi
 In vano si ferisce, et stà riposta
 Tra’l police, e tra l’indice più sodi.
La punta sempre in cima stà nascosta
 Con che l’huomo dee far solo l’offesa
 O sia la vita appreßo, ò sia discosta.
Col taglio, e il falso si fa la difesa,
 Col taglio dalle parti più soprane,
 Col falso quando fan le botte scesa.
E per non dir qualche parole vane
 Solo in dui lati si potrà ferire
 Di dritto, e di rouerso d’ambe mane.
Eßer di dritto quello si dee dire
 Che suol principiar dal destro lato
 Di chi lo fà non importa il finire.
Il ferir di rouerso muta stato
 Principiando sempre da man manca
 Di chi lo fa, ma tante d’ogni lato.