tesia, la quale ho conosciuto semplre nella singolare bontà dell'animo suo. ch'io porro quest'obligo, appresso gli altri infiniti, che io tengo con lei. Et con basciare a Vostra Signoria Illustre riverentemente la mano; prego nostro Signore Iddio, che si degni concederle il compimiento di tutti i suoi desiderii.
Di Vostra Signoria Illustre
Affettionatissimo servitore
Giovanni dall'Agocchie.