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Page:Dell'Arte di Scrima Libri Tre (Giovanni dall'Agocchie) 1572.pdf/14

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perche tale ui conosco che saprete, & potrete agevolmente farlo.

Gio. Assai piu ch’io non vaglio m’honorate M. Lepido moi, et non so nella prova, quanto potrò sodisfare all’espetatione, che di me mostrate havere. Nientedimeno acciò che conosciate quanto v’ami, et desidero far per voi, cominciate a spiegarmi la vostra intentione, che pronto m’haverete ad ogni vostra richiesta.

Lep. Con ogni moi potere mi sono sforzato, et ho usato ogni diligenza per sapere la ragione dell’armi circa lo schermire : ma tanti & cosi diversi pareri sempre sopraciò hò uditi, che non pur non son divenuto capace di quello ch’eral’intento mio, ma io ne son rimasto con l’intelletto, maggiormente offuscato, & infiammato di desiderio d’intenderla : ne mai mi si è presenta occasione di poterlo fare come ho n’a : dove spèro per mezo vostro di dover pienamente restarne sodisfatto. Disidero dunque sapere, se nell’arte dello schermo si puo dare regola ferma, che possa dirizzare l’huomo alla vera cognitione di essa.

Gio. Io, per dire il vero, dalla mia fanciullezza, sotto la disciplina di rarissimi Maestri sin a questo tempo sempre hò cercato saperla : ma per la diversità che (come dite voi) ci veggo, & per la poca riputatione, in che è tenuta, mal volentieri ne ragioni. Nondimeno per esser io ricercato da voi, a cui sommamente desidero, & debbo sodisfare ; dirò in parte il moi parere.

Lep. Anzi vi prego a dirlò in tutto, por che la commodità del tempo lo comporta : & principalmente onde nasce, che un’arte si degna sia tenuta in cosi poca riputatione ?

Arte dello schermire, perche si poco stimata.

Gio. Intorno a questo quesito, come che varii variamente ne favellino ; io sono di quelli che tengo opinione, ciò non procedere