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Page:Duello, libro de re (Paride de Pozzo) 1521.pdf/127

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caso che uno fosse ladro manifesto non potria essere campione, ne homini de mala conditione liquali verisimilmente sempre in battaglia sariano perditori piu per cagione de loro delicti, che per diffecto de mala querela del signore a instantia delquale combattesseno. Anchora quello ilquale havesse commesso delicto perloquale non potesse nela presentia del suo principe comparere non potria essere campione, ne anchora homini che per dinari havesseno commesso homicidio como sono assassini, ruffiani publici, & altra simile generatione de vilissimi baccarini, ne uno apostato, cioe religioso fugito del suo monasterio; & questo se trova secondo la lege longobarda, & civile; & secondo Andrea de Sergnia, excepto se pugnasseno con persone infame simile de loro, perche alhora da nissuno se potria la battaglia refutare.

Como li campioni debbeno giurare nel intrare dela liza secondo la loro credenza combattere con iustitia, & de fare il devere. Capitulo VI.

CIascuno cavaliero debbe sapere si como deveno li campioni nel intrare dela liza iuraere che secondo la loro credenza gli patroni dela querela per liquali deliberassero combattere hanno iusta cagione, & de non accusare luno l'altro per fraude, ne per malitia, & che con ogni virtu, & possanza defenderanno ciascuno lo honore del suo signore. Iurano anchora li campioni che non habiano intelligentia fra loro de luno non offendere l'altro, & de fare