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Page:Duello, libro de re (Paride de Pozzo) 1521.pdf/84

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in uno trapassante, & non in doi per respecto che uno per forza ha da essere il vincitore, & l'altro il perditore.

Quando lo provocatore insultasse lo rechiesto inanti che venesse al deputato loco. Capitolo VIII.

Se dimanda al iudice deputato, trovandosi doi disfidati per guagio de battaglia in camino per andare al loco determinato del combattere & luno contra de l'altro insultasse inanzi che alo assecurato campo pervenesseno vincendo lo insultatore; se lo assalito fusse iustamente superato, & si lo insultatore debbe essere traditore reputato per havere insultato lo inimico contra la conventione. Se risponde che quantunche siano inimici disfidati de volere in tal campo con tal iudice, & in tal giornata combattere non fo pero licito lo offendere prima che al deputato loco pervenesseno. Attento che essendo lo insultato adoperato fora el campo senza l'ordine che ala battaglia se recerca se iudica essere specie de tradimento, & per ragione de civile lege, & de cavallaria non se po insultare senza disfida quale havesse ad avisareel nimico che non se devesse trovare sprovisto nel combattere, tanto piu quanto che haveano trovato loco, iudice, & l'ordine dela battaglia con la securita del campo; benche l'habia superato contra la conventione, non e pero vincitore anzi ha commesso il tradimento. Vole la lege civile, & la Imperiale comanda che lo offensore sia tenuto li danni delo offeso emendare per haverlo tradimente supera-