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homini experime{{dec|u|n}}tati nele arme, per respecto che quando fosse principi che no havesse experimentata la militia, & in le arme malversato, non saria idoneo iudice essendo piu in exercitio de altre face{{dec|u|n}}de adoperatose quale non convenesseno a principi militari como sono mercantie, musica, canti, balli, & altre lascive delitie cortesane; i{{dec|u|n}} modo che mai havesse le arme exercitate saria iudice insufficiente volendo neli casi de l'arme iudicare; quando in quelle non fosse versato, ne ben perito; anchora che fosse in altre cose prudentissimo per non havere la experientia ne peritia neli dubii casi che accascasero nela battaglia no{{dec|u|n}} portia iustamente iudicare; & posto che doi Re, o doi Imperatori volesseno combattere de cosa che a la chiesia pertenesse; alhora lo Imperatore, overo lo Papa saria iudice competente, si como de sopra e dicto de Re Carlo, & de Re Piero; & anchora de uno altro Re liquali volendo pugnare andorono a Bordella che era Re de Anglia, ilquale si como la Chronica de Ioa{{dec|u|n}}ne villano Ferentino referisce mandorono a quelli il suo sindico per iudice competente che devesse tutti li accidenti de la loro battaglia iustamente iudicare.
 
homini experime{{dec|u|n}}tati nele arme, per respecto che quando fosse principi che no havesse experimentata la militia, & in le arme malversato, non saria idoneo iudice essendo piu in exercitio de altre face{{dec|u|n}}de adoperatose quale non convenesseno a principi militari como sono mercantie, musica, canti, balli, & altre lascive delitie cortesane; i{{dec|u|n}} modo che mai havesse le arme exercitate saria iudice insufficiente volendo neli casi de l'arme iudicare; quando in quelle non fosse versato, ne ben perito; anchora che fosse in altre cose prudentissimo per non havere la experientia ne peritia neli dubii casi che accascasero nela battaglia no{{dec|u|n}} portia iustamente iudicare; & posto che doi Re, o doi Imperatori volesseno combattere de cosa che a la chiesia pertenesse; alhora lo Imperatore, overo lo Papa saria iudice competente, si como de sopra e dicto de Re Carlo, & de Re Piero; & anchora de uno altro Re liquali volendo pugnare andorono a Bordella che era Re de Anglia, ilquale si como la Chronica de Ioa{{dec|u|n}}ne villano Ferentino referisce mandorono a quelli il suo sindico per iudice competente che devesse tutti li accidenti de la loro battaglia iustamente iudicare.
  
'''Qual principe de ragione ha auctoritate concedere de farsi la battaglia fra Cavalieri. Cap{{dec|u|itolo}} XIIII.'''
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'''Qual principe de ragione ha auctoritate concedere de farsi la battaglia fra Cavalieri. Cap{{dec|u|itolo}} XIIII<ref>XV</ref>.'''
  
 
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<span style="background: black; color:white; padding: 0.1em 0.25em; font-weight: bold;">S</span>e debbe anchora sapere, & intendere qual Principe havera potestate concedere la lice{{dec|u|n}}tia ali cavalieri, che per guagio de battaglia havesseno deliberato combattere; perche se

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homini experimentati nele arme, per respecto che quando fosse principi che no havesse experimentata la militia, & in le arme malversato, non saria idoneo iudice essendo piu in exercitio de altre facende adoperatose quale non convenesseno a principi militari como sono mercantie, musica, canti, balli, & altre lascive delitie cortesane; in modo che mai havesse le arme exercitate saria iudice insufficiente volendo neli casi de l'arme iudicare; quando in quelle non fosse versato, ne ben perito; anchora che fosse in altre cose prudentissimo per non havere la experientia ne peritia neli dubii casi che accascasero nela battaglia non portia iustamente iudicare; & posto che doi Re, o doi Imperatori volesseno combattere de cosa che a la chiesia pertenesse; alhora lo Imperatore, overo lo Papa saria iudice competente, si como de sopra e dicto de Re Carlo, & de Re Piero; & anchora de uno altro Re liquali volendo pugnare andorono a Bordella che era Re de Anglia, ilquale si como la Chronica de Ioanne villano Ferentino referisce mandorono a quelli il suo sindico per iudice competente che devesse tutti li accidenti de la loro battaglia iustamente iudicare.

Qual principe de ragione ha auctoritate concedere de farsi la battaglia fra Cavalieri. Capitolo XIIII[1].

Se debbe anchora sapere, & intendere qual Principe havera potestate concedere la licentia ali cavalieri, che per guagio de battaglia havesseno deliberato combattere; perche se

  1. XV