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Difference between revisions of "Page:Gran Simulacro dell'Arte e dell'Uso della Scherma (Ridolfo Capo Ferro da Cagli) 1610.pdf/16"

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'''AI BENIGNI LETTORI''' RIDOLFO CAPO F. DA CAGLI.
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RIDOLFO CAPO F. DA CAGLI.
  
 
'''N'''ON è la mia intentione di tenervi a bada con pompose, & splendide parole nel raccomandarvi la professione dell’arme, che io fo. Essa, sublimata nel debito grado al suo merito, da per sè si pregia & honora assai, & tuttavia loda, & commenda la grandezza, & il valor di quegli, che degnamente portano la spada a lato. Tra i quali, hoggi gloriosamente risplende l’Illustrissimo Signor SILVIO PICCOLOMINI Gran Priore della Religione de’ Cavalieri di Santo Stefano in Pisa & Generale dell’Artiglierie e Mastro di Camera di S. A. S., perciò che non pure è fornito, a pieno & con meraviglioso avantaggio di questa, della spada, ma ancora d’ogni altra arte Cavalleresca, come l’heroiche sue attioni appresso l’istesso, con istupore di tutti, appresso si manifestano. Ma per tornare alla spada, dico ella essere arme sopra ad ogn’altra nobilissima, nel cui maneggio il più dell’industria dell’arte della Scherma honoratamente s’impiega, perciò che secondo il mio giuditio il portar l’arme solo non fa l’opera intera; & non è quello che fa essentiale differenza da un huomo compiutamente valoroso a un vile & codardo, ma sì bene la professione, ch’altrui fa di saperle adoprare valorosamente in legittima difesa di se stesso & della Patria sua, la quale veramente nessuno può fare con suo honore, se prima non s’humilia & sottomette alle leggi & regole della disciplina della scherma; la quale a guisa di cote affinando & assottigliando il valore, lo riduce al colmo della sua vera perfettione. Laonde essendo questa scienza sì lodevole & tanto pregiata che soperchio, anzi opera perduta, sarebbe voler prendere l’assunto di raccontare tutte le sue eccellenze, non credo che in me habbia da cadere veruna ripren-
 
'''N'''ON è la mia intentione di tenervi a bada con pompose, & splendide parole nel raccomandarvi la professione dell’arme, che io fo. Essa, sublimata nel debito grado al suo merito, da per sè si pregia & honora assai, & tuttavia loda, & commenda la grandezza, & il valor di quegli, che degnamente portano la spada a lato. Tra i quali, hoggi gloriosamente risplende l’Illustrissimo Signor SILVIO PICCOLOMINI Gran Priore della Religione de’ Cavalieri di Santo Stefano in Pisa & Generale dell’Artiglierie e Mastro di Camera di S. A. S., perciò che non pure è fornito, a pieno & con meraviglioso avantaggio di questa, della spada, ma ancora d’ogni altra arte Cavalleresca, come l’heroiche sue attioni appresso l’istesso, con istupore di tutti, appresso si manifestano. Ma per tornare alla spada, dico ella essere arme sopra ad ogn’altra nobilissima, nel cui maneggio il più dell’industria dell’arte della Scherma honoratamente s’impiega, perciò che secondo il mio giuditio il portar l’arme solo non fa l’opera intera; & non è quello che fa essentiale differenza da un huomo compiutamente valoroso a un vile & codardo, ma sì bene la professione, ch’altrui fa di saperle adoprare valorosamente in legittima difesa di se stesso & della Patria sua, la quale veramente nessuno può fare con suo honore, se prima non s’humilia & sottomette alle leggi & regole della disciplina della scherma; la quale a guisa di cote affinando & assottigliando il valore, lo riduce al colmo della sua vera perfettione. Laonde essendo questa scienza sì lodevole & tanto pregiata che soperchio, anzi opera perduta, sarebbe voler prendere l’assunto di raccontare tutte le sue eccellenze, non credo che in me habbia da cadere veruna ripren-

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AI BENIGNI LETTORI

RIDOLFO CAPO F. DA CAGLI.

NON è la mia intentione di tenervi a bada con pompose, & splendide parole nel raccomandarvi la professione dell’arme, che io fo. Essa, sublimata nel debito grado al suo merito, da per sè si pregia & honora assai, & tuttavia loda, & commenda la grandezza, & il valor di quegli, che degnamente portano la spada a lato. Tra i quali, hoggi gloriosamente risplende l’Illustrissimo Signor SILVIO PICCOLOMINI Gran Priore della Religione de’ Cavalieri di Santo Stefano in Pisa & Generale dell’Artiglierie e Mastro di Camera di S. A. S., perciò che non pure è fornito, a pieno & con meraviglioso avantaggio di questa, della spada, ma ancora d’ogni altra arte Cavalleresca, come l’heroiche sue attioni appresso l’istesso, con istupore di tutti, appresso si manifestano. Ma per tornare alla spada, dico ella essere arme sopra ad ogn’altra nobilissima, nel cui maneggio il più dell’industria dell’arte della Scherma honoratamente s’impiega, perciò che secondo il mio giuditio il portar l’arme solo non fa l’opera intera; & non è quello che fa essentiale differenza da un huomo compiutamente valoroso a un vile & codardo, ma sì bene la professione, ch’altrui fa di saperle adoprare valorosamente in legittima difesa di se stesso & della Patria sua, la quale veramente nessuno può fare con suo honore, se prima non s’humilia & sottomette alle leggi & regole della disciplina della scherma; la quale a guisa di cote affinando & assottigliando il valore, lo riduce al colmo della sua vera perfettione. Laonde essendo questa scienza sì lodevole & tanto pregiata che soperchio, anzi opera perduta, sarebbe voler prendere l’assunto di raccontare tutte le sue eccellenze, non credo che in me habbia da cadere veruna ripren-