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32 La forma sua esteriore è che sia apuntata, perchè se fosse spontata non servirebbe a tener lontano l’aversario in distanza di offesa naturale.

33 Il fin suo è la difesa, la quale significa primieramente tener lontano l’avversario tanto che non mi possa offendere, la qual sorte di difesa è massime naturale, potendola mettere in opra senza danno del prossimo mio. Et in lingua latina, come già udij dire ad un certo letterato, difender non viene a dir altro che scansar, o ver alontanar da una cosa che potesse nocere, se troppo si avvicinasse.

34 Dipoi la parola difendere significa offendere & ferire, che è l’ultimo & sussidiale rimedio della difesa, caso che l’inimico trapassasse i termini della prima difesa & s’avvicinasse talmente che io venissi in pericolo di venir da lui offeso se io non mi provedessi; perchè di fatto che l’inimico trascorre i termini della difesa entrando in quelli dell’offesa, non son più obligato a portar rispetto alcuno alla conservation della sua vita, venga alla volta mia con qual si voglia arme accomodata ad offendermi, naturalmente pure, come dico, nella distanza di potermi arrivare.

35 Dal fin della spada, il quale è difendersi nella detta distanza, si misura la sua lunghezza.

36 Adunque la spada ha da esser lunga quanto il braccio doi volte o quanto il mio passo straordinario, la qual lunghezza parimente risponde a quella che dalla pianta del mio piede infino sotto alla ditella del braccio.

37 Due sono le parti della spada, il forte & il debile. Il forte comincia dal finimento infino a mezza lama & il debile si chiama il rimanente; il forte è per parare & il debile per ferire.

38 Il filo è falso & dritto. Il dritto è quello che sta in giù quando la mano sta nella sua natural positura, la quale voltandosi in fora o di dentro fuor del suo natural sito fa il filo falso. Il primo sito, cioè del filo dritto, si conosce nella terza, che è la positura della spada in guardia & l’altro, cioè del filo falso, apparirà manifesto nella postura della quarta & seconda, che sono siti di spada non in guardia, ma nel ferire.

39 Divido solamente il debile nel filo dritto & falso & non il forte, perchè questa consideratione non accade che si faccia nel forte, che serve non ad altro fine che al parare, & però se fosse senza filo e rintuzzato, non sarebbe er