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53 Il tempo non è altro che la misura della quiete e del moto; la quiete della punta della mia spada misura il moto della vita del mio avversario & il moto del mio avversario con la sua vita misura la quiete della punta della mia spada. Hora, acciò questo tempo sia giusto, bisogna che quanto spatio di tempo si ferma la vita dell’avversario, tanto si muovi la punta della mia spada; & così conseguentemente per essempio mi trovo in misura larga, con animo di venire a misura stretta, hora muovo la punta della mia spada per venire al detto termine, mentre che io mi muovo bisogna che l’avversario fermi la sua vita e così la quiete della vita del mio avversario è la misura del movimento della punta della mia spada. E però se io prima mi movessi a ferire che l’avversario mio finisse di fermarsi, perchè il tempo sarebbe diseguale mi moverei invano o non senza mio gran pericolo. Poniamo il caso che ambidue ci moviamo a cercare la misura e l’uno & l’altro si dia ad intendere di haverla trovata, andando ambidue ad investirsi: interviene che l’uno & l’altro non colpisca, perchè il tempo nel quale si mossono a ferire non fu giusto rispetto alla distanza alla quale dovevano prima arrivare; in questo esempio si vede che il moto della mia punta misura il moto della vita del mio avversario & il moto della punta dell’avversario misura il moto della mia vita. Però alle volte avviene che molti si feriscono l’un l’altro di contra tempo, essendo venuti ad un tempo eguale a misura stretta.

54 Il tempo che si ha da considerare nella misura larga richiede patientia & quello della misura stretta prestezza nel ferire & nel partirsi.

55 Il tempo della misura stretta si perde o per mancamento della natura o per difetto dell’arte e dell’esercitio.

56 Per mancamento della natura per troppa tardezza delle gambe, del braccio & della vita, la qual deriva dalla debolezza o dal troppo peso della persona, come vediamo avvenire a huomini o troppo corpolenti o troppo sottili.

57 Per difetto dell’arte quando la misura stretta non s’impara a cercare come si conviene, con la vita caricata in su la gamba manca, con il passo ordinario, & con il braccio dritto disteso, perchè le cose si hanno a muovere in compagnia, per producere ad uno effetto medesimo,