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si debbono ancor muovere in una giusta distanza; però se la punta della spada è molto innanzi & la gamba addietro o se la gamba è innanzi & il braccio addietro, mai si porterà la spada con quella prontezza, giustezza & prestezza che si richiede; per la qual cosa quelli che in sé sproportionata distanza di membra vengono a cercare la misura stretta, benchè vi arrivono, nondimeno non possono essere a tempo di ferire, perchè li mancherà il miglior tempo della misura stretta, ch’è quella della pronta giustezza o prestezza.

58 Per mancamento dell’essercitio si perde il tempo, per cagione che la persona non è ancora bene sciolta di membra o quando li scolari prendono qualche uso cattivo, andando dietro alle vanità delle finte & delle cavationi & contracavationi & simil cose così fatte.

59 Da questo che fin’hora habbiamo detto, ogn’uno facilmente potrà comprendere esser falsissimo quello che molti dicono, che il tempo si prenda solamente dal movimento che fa l’aversario con la sua vita & spada, ma che bisogni aver parimente riguardo al moto mio proprio, e non solamente al moto mio & quel dell’avversario, ma ancora alla nostra quiete; perchè il tempo non è solamente misura del moto, ma del moto e della quiete.

60 E concludendo questa materia del tempo, dico che ogni moto & ogni quiete mia e del mio avversario fanno insieme un tempo, in quanto che l’uno l’altro misura.

CAPITOLO VI.

Della persona, & primieramente della testa.

61 LA testa veramente è cosa principale in questo esercitio, posta però nel suo debito loco, perchè è quella che conosce le misure & i tempi, onde bisogna che venga collocata in luogo ove possa far la sentinella & scoprire il paese da ogni banda.