ra, e sono mortali. Viene ancora considerato dagl'intendenti un moto che chiamano contratempo, il quale altro non è, che un artifizio di sapere indurre l'inimico à far un tempo, e prevenirlo, e ciò richiede gran prontezza, e maestria per la sottigliezza del colpo che và tirato in un'istante. Accade tal volta, che si vagliano ambidue nel voler ferire d'un medesimo tempo allora nasce l'incontro, il quale è di due sorti, volontario, e casuale, il primo è un'eccellenza dell'arte, il secondo è tutto della fortuna, e contro la poca intelligenza d'alcuno, l'incontro volontario è differente dal contratempo in questo ci ha parte l'inganno, ma nell'incontro solamente la virtù.
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