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Difference between revisions of "Page:L'arte di ben maneggiare la spada (Francesco Fernando Alfieri) 1653.pdf/75"

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'''''COME SI DEBBA PROCEDERE, col Timido, e Temerario, col Flemmatico, e col Collerico.'''''
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'''I'''L conoscere la natura dell’inimico è vantaggio di tanto rilievo, che quelli che potranno, e sapranno valersi di tanta prudenza nel combattere non potranno mai restare che vincitori, non si può dire quanto siano frà di loro differenti il Timido, e'l Temerario, e se bene ambedue convengano in questo  che sono, l'uno, e l'altro viziosi, sono però posto ne gl'estremi, con i quali non si possono più allontanare dalla fortezza Se contro di essi ci regolaremo senza alcuna distinzione nell'assalirli daremo aperto indizio d'haver poca notizia, e manco esperienza della Scherma, e impararemo con suo danno quanto importi l'haver imprese nell'animo queste cautele, che dalle persone che hanno discorso, e spirito con tanta stima s'apprezzano. Se ne sta il Timido
 
'''I'''L conoscere la natura dell’inimico è vantaggio di tanto rilievo, che quelli che potranno, e sapranno valersi di tanta prudenza nel combattere non potranno mai restare che vincitori, non si può dire quanto siano frà di loro differenti il Timido, e'l Temerario, e se bene ambedue convengano in questo  che sono, l'uno, e l'altro viziosi, sono però posto ne gl'estremi, con i quali non si possono più allontanare dalla fortezza Se contro di essi ci regolaremo senza alcuna distinzione nell'assalirli daremo aperto indizio d'haver poca notizia, e manco esperienza della Scherma, e impararemo con suo danno quanto importi l'haver imprese nell'animo queste cautele, che dalle persone che hanno discorso, e spirito con tanta stima s'apprezzano. Se ne sta il Timido

Revision as of 20:34, 30 July 2020

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COME SI DEBBA PROCEDERE, col Timido, e Temerario, col Flemmatico, e col Collerico.

CAP. XIX.

IL conoscere la natura dell’inimico è vantaggio di tanto rilievo, che quelli che potranno, e sapranno valersi di tanta prudenza nel combattere non potranno mai restare che vincitori, non si può dire quanto siano frà di loro differenti il Timido, e'l Temerario, e se bene ambedue convengano in questo che sono, l'uno, e l'altro viziosi, sono però posto ne gl'estremi, con i quali non si possono più allontanare dalla fortezza Se contro di essi ci regolaremo senza alcuna distinzione nell'assalirli daremo aperto indizio d'haver poca notizia, e manco esperienza della Scherma, e impararemo con suo danno quanto importi l'haver imprese nell'animo queste cautele, che dalle persone che hanno discorso, e spirito con tanta stima s'apprezzano. Se ne sta il Timido