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Page:La Picca (Francesco Fernando Alfieri) 1641.pdf/4

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ranno mai senza stima quando habbiano tanta fortuna, che l’autorità del suo favore l’accompagni: Dedicai à V.S. Illustrissima il mio trattato della, Bandiera si compiacque di gradirlo, leu che non vi potesse ricognosscere di singolare altro che la mia venerazione, l’animo che nell’ossequio è sempre d’un tenore m’ha posto in speranza, che le sia parimente per esser à grado questo breue trattato della Picca, Le fadighe dell’ingegno lo devoli deuono per ogni dritto esser offerte à V.S. Illustriss. che per le virtù subblimi delle quali risplende tutto adorno verrà in ogni tempo ad esser maggiore d’ogni esempio, Qual è quell’esercizio Cavalleresco in cui essa non prevaglia? qual è quella scienza che possa, e nell’armi, e nella, vita civile rendere altrui riguardevole, che in lei non meriti d’esser ammirata? non è mio pensiero dilungarmi nelle sue prerogative, che non è peso dalle mie spalle, parlo con la lingua di tutti, che solo è mossa dalla verità; Goda V.S. Illustriss. con ogni pace il possesso di tanti beni, sia mia gloria l’esser annoverato frà quelli che in perpetuo dependeranno da suoi cenni; E à V.S. Illustriss. riverente m’inchino.

Di Padova li 28. Marzo 1641.

Di V.S. Illustrissima

Umillissimo Servitore

Francesco Alfieri.