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Anchora allo valoroso schudero lanzilotto de Boecharia da pavia, che fe’ VI punte de lanza a ferri moladi a cavallo contra el valente cavalero misser Baldesar todescho, e anchora debevano combater in sbarra e questo fo a Imola.

Anchora allo valoroso schudero Zohanni de Baio da Milano che in pavia in lo castello con ello valente schudero Gram??? todescho tre punte de lanza a ferri moladi a cavallo e poy fe’ a pe’ tri colpi de azza e tri colpi de spada e tri colpi de daga in presenza dello nobilissimo signor ducha de Milano e de madona la duchessa e de altri infiniti signori e donne.

Anchora allo cauteloso cavalero misser Azo di Castelbarcho che debeva una volta combatere cum misser Zohanni di li ordelaffi. E una altra volta cum ello valente e bono cavalero misser Jacomo de Besen??? e ‘l campo debeva essere allo piasere del signor ducha de milano,

de questi e de altro che io fiore ho amagistradi e' sono molto contento perché son stado bene remunerado e sì ò aibudo lo honore e llo amore di mie scolari e de’ lor parenti. Anchora digo che a chi i’ ò insignada aquesta arte io l’ò insignada occultamente ch’ello non gl(i) è stado persona altra che lo scolare e alguno di stretto suo parente. Anchora che aquilli che gli sono stadi anno aibudo sacramento de non apalentare nesun zogho che loro abiano vezudo da me fiore.

E maximamente me ho guardado da’ magistri scrimiduri e de’ soi scolari. E loro per invidia zoé li magistri m’àno convidado a zugare a spade d’ taglio e de punta in zuparello da armare senza altra arma salvo che un paio de guanti de camoza? e tutto questo è stado perché io non ho vogliudo praticare

cum loro né ho vogliudo insignare niente de mia arte.

E questo accidente è stado V volte che sono stado requirido. E V volte per mio honore m’à convegnudo zugar in loghi strany senza parenti e senza amisi non abiando speranza in altro che in dio in l’arte e in mi fiore e in la mia spada. E per la gratia de dio io fiore sono romaso cum honore e senza lesione de mia persona.

Anchora io fiore diseva a mie scolari che debevan combatere in sbara che lo combatere in sbara è asa’ asa’ de meno priculo che a combatere cum spade de taglio e de punta in zuparelo da Armar. Perché aquello che che zoga a spade taienti una sola coverta che falla aquello colpo gli dà la morte.

E uno che combate in sbara e bene armato e’ po’ recevere feride asai anchora po’ vincere la bataglia. Anchora si è una altra cosa che rare volte no perisse nesuno perché se pigliano a presone. Sì che io digo voria inanci combatere tre volte in sbarra che una sola volta a spade taiente come dito de sopra.

E sì digo che lo homo che de’ combatere in sbarra siando bene armado e sapiando l’arte de lo combatere e abiando li avantazi che se pon pigliare se ello non è valente ello se voria ben impichare ben che posso dire per la gratia de dio che zamay nesuno mio scholaro in questa arte non fo perdidore. Che sempre sono romasi cum honore in questa arte.

Anchora digo io predico??? che aquisti signori cavaleri o schuderi che i' ò monstrada aquesta arte da combatere sono stadi contenti de lo mio insegnare non vogliando altro magistro